Tuesday, March 24, 2009

VISITA AL CASTELLO DI INTROD

Venerdì 6 marzo 2009, noi alunni di quinta, siamo andati a Introd per passare una giornata insieme agli alunni conosciuti nella settimana trascorsa a Autrans, Francia.
Quel giorno abbiamo avuto la possibilità di rivederli per l'ultima volta e di guardare un DVD con le foto dei giorni passati in Francia. Non solo abbiamo giocato e scherzato insieme, ma abbiamo anche avuto l'occasione di visitare il castello di Introd e di tornare indietro di secoli, se non di millenni.
Il castello di Introd è stato fondato da Pierre d'Introd, da cui il paese prende il nome, e da Caterina di Challant. I due non erano sposati, ma erano conviventi, le nozze sono avvenute solo in un secondo tempo. Tutti e due discendevano da famiglie importanti e nobili: Challant e Introd. Essi possedevano tre granai, ognuno dei quali costruiti in epoche differenti, dove custodivano il grano. Se qualcuno osava rubare le provviste di cereale veniva bruciato vivo. Fu il caso di un giovane uomo che tentò di rubarlo ma fu scoperto e bruciato. Prima la sua mano fu tagliata e appesa alla porta del granaio dove l'uomo aveva compiuto il misfatto.
Il castello ha due caratteristiche particolari: la prima è la presenza di un cortile interno e la seconda è la forma circolare.
Le pareti del castello sono affrescate con dipinti e ornate da scritte. La parte superiore del castello è ancora abitata dai proprietari per due mesi all'anno.
Tra le stanze visitabili vi è il forno, grande e con le pareti ancora rovinate dal fumo che una volta passava per il camino. All'interno ci sono due sale: la sala della giustizia e una che ha grandi finestre. Nel pavimento di legno si trova una botola dove i signori custodivano oggetti, per loro preziosi. Nell'ultima sala visitabile vi erano corna e animali imbalsamati appesi al muro .
Questa esperienza mi è piaciuta per due motivi: la prima perché ho rivisto i miei amici, la seconda perché ho potuto ritornare ai tempi del medioevo e immaginare come vivevano.
Tra i castelli visitati è quell0 che ho gradito di più.
Eliana

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