Thursday, March 31, 2011

MATERIALE PER AUTOSOCCORSO

A Vetan, due guide alpine ci hanno fatto vedere tre attrezzi per l'autosoccorso sulla neve in fuoripista: l'ARTVA, la pala e la sonda.


ARTVA: significa apparecchio di ricerca travolti da valanghe. È un apparecchio che permette di localizzare la persona perché emette delle onde sonore che sono percepite dal ricevitore che a sua volta segnala la direzione con delle frecce. Bisogna indossarlo molto vicino al corpo sotto uno o più strati ma non a contatto con la pelle, non bisogna metterlo mai nello zaino perché la valanga potrebbe strapparlo.


PALA: la pala deve essere smontabile in modo da poter mettere nello zaino e nel caso che qualcuno finisca sotto una valanga, si possa montare velocemente per tirare fuori la persona.


SONDA: la sonda serve per capire dove la persona è sepolta. Usandola si sente se sotto è morbido o duro.


Guido, una guida ha nascosto un ARTVA e noi con due apparecchi ARVA dovevamo cercarlo seguendo le frecce e il suono. Subito abbiamo avuto qualche problema, ma alla fine ce l'abbiamo fatta. Significa che bisogna fare molte esperienze per diventare precisi e veloci.


Vincenza

Friday, March 25, 2011

La gita a Vetan

SICUREZZA SULLA NEVE
Giovedì 25 marzo siamo andati a Vetan.

Appena arrivati, io e il mio gruppo abbiamo cominciato con l'atelier in cui ci insegnava Nathalie.

Prima ci ha fatto dei quiz, abbiamo scavato un buco nella neve, poi ci ha fatto vedere su una tavola nera e rettangolare i cristalli della neve con una lente da specialisti.

Nel buco abbiamo anche misurato la temperatura, era 0,2 gradi.

Abbiamo fatto il cambio con un altro gruppo e siamo andati dalla guida cinofila cioè la guida con il cane da ricerca.

La guida si chiama Mario.

Prima ci siamo presentati poi abbiamo cominciato.

Il cane si chiama Ted ed è molto buono, è agile e veloce.

Mario ha detto che quando sgridiamo un animale non dobbiamo fargli male, dobbiamo solo guardarlo di brutto altrimenti l'animale pensa che quello non è più il suo padrone e non gli crede più.

Dopo abbiamo fatto un esperimento, Mario ci ha detto di tenerlo al guinzaglio e di camminare per un paio di metri, poi di dire: " Ted, stop!" e poi: "Seduto!" e lui obbediva sempre. Abbiamo fatto un gioco divertentissimo. Avevamo una pallina da tennis e ci siamo nascosti nel bosco dietro un albero, poi Mario lasciava andare Ted e lui ci doveva cercare. Ci trovava sempre. La guida diceva: "Lancia!" e dovevamo buttare la pallina. Io non ci sono riuscito perché l'aveva presa il cane con la forza.

Oramai era già finito il tempo per stare con Mario e ci dispiaceva tanto perché era così bello lavorare con il cane di Mario!

È l'ora di mangiare. Ci siamo divertiti anche un po' con delle tavole di legno scivolando sulla neve in una piccolissima discesa.

La maestra ha detto che era l'ora di ritornare alle attività.

Ci mancava solo l'atelier del pisteur Luciano.

Ci siamo presentati e abbiamo cominciato. Ci ha spiegato dei cartelli che ci possono essere sulle piste da sci: quello del periolo valanghe, stop, incrocio con altre piste... ci sono anche tre pichetti: uno è il rosso della pista rossa, poi il pichetto blu per la pista blu e il pichetto nero per la pista nera.

Dopo ha immobilizzato a tutti la gamba, pure alla maestre.

È finita la giornata purtroppo, ma siamo andati ancora un momento sulla neve e poi tutti al bar di Jenny per la merenda.

È stata un magnifica giornata.

Eloè

I TRONCHI DEGLI ALBERI PRESENTI AL BOIS DE LA TOUR

Osvaldo, la guardia forestale, ci aiuta.Venerdì 18 marzo, è venuta la guardia forestale a scuola. Aveva portato dei tronchi. Ci ha divisi in gruppi per contare gli anni a ogni pezzo di tronco. Ci sono dei cerchi e ognuno è un anno. Era difficile contare gli anni perché alcuni erano molto vicini. Alcuni sorpassavano i 100 anni. Axel, Giulia e Margot avevano preso il più difficile. Così Osvaldo li ha aiutati. Ce n'erano 50 ma tutti pensavano che ne avesse 100 o più. Osvaldo ci ha ricordato che gli alberi sono delle case per gli animali: scoiattoli, uccelli e altri animali. Gli alberi ci proteggono dalle valanghe, perché le radici si fissano profondamente nel terreno così non cadono e reggono la neve oppure i massi. Le radici possono essere lunghe molti metri. Osvaldo ci ha detto che nell'aula ci possono stare 2 abeti rossi perché hanno le radici lunghe. Di betulle ce ne stanno 10 o di più. Ci ha chiesto che animali avevamo visto negli ultimi giorni. Per la maggioranza era la volpe. Io e qualcun altro abbiamo detto che abbiamo trovato delle corna di cervo. Abbiamo scritto sulle etichette dei vari tronchi a cosa serve quel legno, se la pianta serviva per i medicinali o se andava bene per ardere e anche per fare i travi per le case o per altre situazioni. Quando Osvaldo è andato via ci ha lasciato i pezzi di tronco per guardare e la maestra Silvana ci farà la verifica sui tronchi.
Come tronco ci ha portato:a p.
Abete rosso
pino silvestre

sorbo montano

abete bianco

frassino

roverella

pioppo tremolo

larice

betulla

salicone

sorbo

noce

JENNYFER E RÉMY

Unità cinofila

Mario, il soccorritore, ci ha mostrato il suo lavoro con il suo cane Ted. Ted è un cane da soccorso e cerca gli infortunati o i feriti. Ha tre anni, è un Border Collie; Mario, il suo padrone, lo ha addestrato per bene fin da quando era piccolo.

Ci ha spiegato che per diventare un buon cane, cioè un cane ubbidiente, quando è piccolo, per ogni cosa che fa giusta bisogna dargli un premio. Quando è grande gli basta solo una carezza.

Abbiamo visto alcuni comandi:

-A terra!

-Seduto!

-Andiamo!

-Resta!

Ma la cosa più bella è stata quando Mario gli diceva: su e lui gli saltava addosso. Abbiamo fatto un gioco molto divertente. Noi dovevamo nasconderci nel boschetto di Vetan con una pallina.Ted ci doveva trovare. Correva, fiatava, finché non ci trovava.

È stato molto bello conoscere Ted e Mario.


Fabjana

Atelier della sicurezza sulle piste

Questo atelier è molto importante per imparare il comportamento da tenere sulle piste sia di fondo sia di discesa. Ogni pista deve avere il direttore e i pisteurs secouristes. Il direttore di pista dice cosa devono fare i pisteurs. Luciano è un direttore di pista a Crevacol e a Flassin.
I CARTELLI SULLE PISTE

I cartelli sono tanti:



  • I PICCHETTI: sono sei e si dividono in due gruppi, quelli di destra sono più alti nel colore fosforescente e quelli di sinistra sono più bassi. Sono di diversi colori a seconda della difficoltà della pista: BLU per pista facile, ROSSO abbastanza facile e NERO difficile.


  • L' INCROCIO: è segnalato da un triangolo con dentro una croce. Significa che dopo pochi metri ci sarà un incrocio. Se arrivi da destra hai la precedenza, se arrivi da sinistra devi lasciar passar quelli da destra. Se stai arrivando da destra e uno che arriva da sinistra non ti dà la precedenza e ti viene addosso, ti fai del male, è tutta colpa sua.

  • LA STRETTOIA: è segnalata sempre da un triangolo che dentro ha una pista che si restringe, infatti è proprio così, la pista ad un certo punto si restringe quindi bisogna fare attenzione a dove si va.

  • SASSI IN PISTA: un cartello con uno sci con i sassi significa che in questa pista la neve se ne sta andando, quindi bisogna fare molta attenzione perché un solo sasso ti può rovinare lo sci.

LO ZAINO DELLE MEDICAZIONI


Devi aiutare la persona infortunata e poi se è il caso caricarla sull'ambulanza. Le cose più importanti sono queste:


- non devi scuoterla ma devi metterle un materassino alla gamba che le fa male, poi agganciare il steccobenda.


-con la pompa devi gonfiare, ma prima devi controllare che il rubinetto del materassino sia chiuso bene.


Dentro alla borsa delle medicazioni ci sono molte cose, prima di toccarle bisogna mettere i guanti da infermiere. Luciano ci ha regalato un guanto a testa.

Abbiamo trovato: cerotto spray, coperta termica, Betadine, sostegno per il polso e tutti i medicamenti utili.

Visto che sulle piste ci sono i picchetti si devono piantare con qualche strumento, quale ??? il trapano con una punta di ferro tutta attorcigliata e basta toccare un bottone e fa il buco anche se la neve è un po' ghiacciata.


Carlotta

Nivologia


Giovedì 24 marzo, siamo andati a Vetan dove c'erano tanti atelier tra cui uno della Nivologia: la scienza della neve.
Ci hanno spiegato come si classifica il pericolo in base al bollettino neve e valanghe:

1-verde = debole

2-giallo = moderato

3-arancione = marcato

4-rosso = forte

5-rosso scuro = molto forte


Poi Nathalie ci ha fatto vedere i fiocchi di neve ingranditi tantissimo, sembravano fatti a pallini e uniti da cubetti translucidi.Dopo abbiamo scavato un buco nella neve e abbiamo misurato la temperatura in superficie e tra la neve e la terra; era più alta verso terra per via del calore geotermico che è un calore naturale che rilascia la terra. Per questo motivo gli animali che non vanno in letargo scavano nella neve per avere calore e non solo per il cibo.

Per ultima cosa ci ha spiegato cosa serve per fare la neve:

1-vapore acqueo (nuvole)

2-polveri

3-temperatura intorno allo zero

4-aria

Ecco quello che succede dentro le nuvole: la temperatura bassa crea cristalli di ghiaccio con il vapore acqueo, poi le polveri li attaccano tra di loro formando il fiocco di neve.
Uriel

Thursday, March 24, 2011

LA SEMAINE DE LA FRANCOPHONIE

LE SPECTACLE "JE ME SOUVIENS DE LA MUSIQUE, MAIS..."
Mardi 22 Mars 2011, nous sommes allés voir le spectacle "Je me souviens de la musique, mais...". Il y avait deux amis qui allaient à l'école dans leur hameau. Le garçon allait mal à l'école, la fillette savait tout. Quand la maîtresse posait une question, la filette répondait toujours, le garçon jamais. La maîtresse a questionné le garçon. Le garçon ne savait pas la réponse alors il faisait : "lalalalalalalalalalalala". Le garçon ne savait pas les réponses parce qu'il rêvait toujours.

Un jour la maîtresse dit que l'école de leur hameau devait fermer. Le garçon était content mais après il était triste parce qu'il ne pouvait plus voir son amie.

Le spectacle était très beau. Mon acteur préféré était le garçon qui rêvait toujours.
Anaïs

Friday, March 18, 2011

Abbiamo realizzato le bandiere dell'Italia

La maestra Daria ha tagliato tanti cartoncini di colore verde, bianco e rosso. Abbiamo preso la colla per incollare i pezzi di cartoncino.
Devi mettere la colla su un lato del cartoncino e l'altro cartoncino lo devi mettere sopra.

Dopo abbiamo attaccato le bandierine sulle finestre della classe 3a
e anche sulle finestre dell'atrio.
Abbiamo tracciato il filo con un evidenziatore grigio. Ci siamo divertiti a fare le bandierine.
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RÉMY E JENNY

Mostra "Il coraggio"

Martedì 15 marzo, siamo andati a vedere una mostra d'arte moderna. L'animatrice ci ha fatto vedere una foto di un uomo appeso al muro.C'era un tappeto con il mondo, l'artista l'aveva bruciato in diverse parti.
Poi si vedeva anche una foto del viso dell'artista ingrandita moltissimo con tutti i particolari e tutta a quadrettini.
C'erano delle foto di una squadra di footballer, erano felici dopo un'amichevole. Una foto rappresentava tre palazzi sulla stessa linea uniti con una corda tesa. Un'altra fotografia rappresentava la città.
La ragazza ci ha portato dentro il camerino per vedere un filmato delle profondità marine.
Per mettere queste foto in mostra, ci vuole tanto coraggio.
Abbiamo scritto su un foglio tante soluzioni per farsi venire il coraggio di dire le paure, dopo aver preso un brutto voto, o rotto qualcosa, o aver preso qualcuno in giro.
NICOLÒ,GIORGIA e ELOÈ

W L'UNITÀ D'ITALIA
Ieri c'è stato il 150° anniversario dell'unità d'Italia.
L'Italia è stata unita nel 1861 e adesso siamo nel 2011, sono trascorsi 150 anni.

I principali fondatori dell'unità furono: Giuseppe Garibaldi, Camillo Benso conte di Cavour, Giuseppe Mazzini.Noi per festeggiare l'unità, abbiamo messo delle bandierine sulle finestre delle classi.
La maestra Daria ci ha dato delle mappe su com'era l'Italia prima dell'unità e dopo e anche in seguito alla seconda guerra mondiale.


VI PIACCIONO LE NOSTRE BANDIERINE???? Uriel

Friday, March 04, 2011

Il semaforo a scuola...

Venerdì 25 febbraio, è arrivata la psicopedagogista Monica a spiegarci alcune cose importanti. Ha detto che a scuola bisogna stare composti, dobbiamo ascoltare la maestra, l'insegnante non deve ripetere la consegna, non bisogna chiedere di andare in bagno durante le lezioni, non si giocherella con le matite e non si interrompe l'insegnante mentre parla ecc. In mensa non dobbiamo urlare ma fare quello che ci dice l'assistente. Dopo pranzo tutti dobbiamo lavarci i denti e non bisogna inventare nessuna scusa per non farlo. Se un bambino prende un brutto voto l'altro non deve prenderlo in giro ma dobbiamo sempre pensare a noi stessi.

Monica ci ha detto che alla fine delle lezioni, in fondo al diario dobbiamo disegnare il semaforo per spiegare come è andata la giornata a scuola.Queste regole noi le conoscevamo già ma non le rispettavamo tanto. Per stare bene insieme, dobbiamo ascoltare Monica e mettere in pratica quello che la psicopedagogista ci ha ripetuto. Fabjana