L’uomo ha bisogno di assumere molta energia da utilizzare durante la giornata. Ogni movimento che facciamo è una piccola quantità di energia consumata. Basta mangiare correttamente per averne di nuova.
Sono anche molto importanti la frutta e la verdura, che però vanno mangiate non cotte, perché cuocendo le vitamine e i sali minerali se ne vanno in buona parte. Da non dimenticare i grassi, a noi indispensabili.
UNA BUONA COLAZIONE
Prima di tutto, la giornata dovrà cominciare con una buona colazione sana e genuina.
MANGIA:
-cereali
-latte (contiene tutto: proteine, vitamine, grassi, zuccheri e soprattutto calcio, che serve a mantenere in buona salute le nostre ossa), e i suoi derivati.
-frutta
A PRANZO!!!
Il cibo che mangi a pranzo ti darà energia per tutto il pomeriggio.
MANGIA:
-pasta
-verdura
-cereali
-pane
-acqua
-frutta
Il cibo che mangi a cena serve solo per passare la notte e ce ne vuole poco, perché dormendo consumiamo pochissima energia.
MANGIA:
-verdura e frutta
-cereali
-pane
-pesce o carne o latticini
piramide alimentare realizzata dalla classe 1a e 2a
REGOLE PER UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE:
- cerca di assumere ogni tipo di alimento
- mangia tanti cereali che sono alla base della piramide alimentare perché hanno carboidrati che danno energia
- mangia frutta e verdura che contengono vitamine, sali minerali e fibre
- mangia pochi zuccheri che fanno ingrassare
- preferisci le carni bianche a quelle rosse
- i latticini contengono molto calcio
- la carne, le uova, il pesce, i latticini e i legumi ci forniscono le proteine
- mangia regolarmente solo ai pasti
- non bere alcolici
- assumi quantità di cibo regolari ogni giorno
- mangia la frutta e la verdura ad ogni pasto
- bevi tanta acqua
- non dimenticare il latte che è l’alimento più completo
- mangia cereali 3 o 4 volte al giorno
- evita i grassi di origine animale
- evita le bibite gassate
- l’olio d’oliva crudo fa bene
- i cibi integrali sono meglio di quelli raffinati
- la dieta deve essere equilibrata
- la colazione sia sempre abbondante
- evitare i fritti
- evitare dolciumi
- poco sale e più erbe aromatiche e spezie
Eliana



Aprì noun-a sèn alló veure la fabreucca di laa de Bertolin, n’èn euncò aitchà eun pithoù film su la produchón de prodouì tipique. To de souite aprì n’èn du allé a l’animachón di Barmé : n’èn fa catro scouadre pe fée eun djouà. Sèn èntró dedeun eun Barmé ioi an fenna no-z-a splecó hèn que se conserve é aprì sènsa dii rèn i compagnón de scouadra, leue dèjòn troué le 6 bague po a leur plahe d’eun heutta spése de barma. A la feun, devan que partì n’èn bu eun ju di rezeun que dijòn que l’ii de “Fragolino”. Heutta dzornó no-z-a permettù de veure comme se fa lo veun é comme se séizon-e lo laa.
Ecco Zoe che tira con l'arco per colpire un cervo.
Axelle e Eliana macinano il grano con una macina in pietra per ottenere la farina.
Abbiamo fatto il frottage, come gli archeologi, per ottenere l' immagine di un cervo incisa su una roccia.
Antonio ci ha dipinto il viso per essere pronti ad affrontare tutto.

C'erano dei vasi e delle ciotole in ceramica, un fungo. I funghi che crescono sui tronchi degli alberi venivano utilizzati per accendere il fuoco. In una capanna abbiamo visto una pentola sospesa, per mezzo di cordicelle di lino ad una trave, su un focolare. La cordicella era all'interno della pentola se no si bruciava. Si cucinavano: zuppe di cereali, minestroni e carni. Intorno al fuoco c'erano dei sassi su cui si sedevano per scaldarsi. Un giorno alcuni primitivi hanno visto delle pietre che si scioglievano e quando solidificavano prendevano diverse forme: hanno scoperto l'uso dei metalli. C'era un forno per fondere i metalli, in uno spiazzo.


il trapano, l'arco e le frecce, il telaio e il fuso, la lancia, le asce.L'archeologo ha costruito una punta di lancia in selce scheggiata con una pietra e ha acceso il fuoco con la tecnica di due legnetti. Ci ha fatto vedere come si lavora il lino per ottenere il filo e la corda.

Sul Pizzo Badile veniva proiettata un'ombra bluastra in cielo e si pensava che fosse lo spirito del monte. Il monte Concarena ha una spaccatura da cui, per pochi minuti all'anno, passa un fascio di luce e sembra che si stagli nel cielo.





















